mercoledì 14 dicembre 2011

Day 6: A song that reminds you of a best friend





Guten Abend!
In pieno rock, Toy Story alla tv, EFP da aggiornare (se qualcuno non capisce qualcosa, chieda alla sottoscritta, anche se nessuno mi caga lo stesso).
Giorno 6: una canzone che ti ricorda un migliore amico.
Ovviamente, se si parla di "migliori amici", io non direi altro se non Muse.
I Muse sono gli artisti preferiti della mia sorellona (ormai da tre anni LOL) Sofia (quella che avevo nominato nel post dei disegni, non è il suo vero nome). Diciamo che questi tre ragazzi di Teignmouth ci hanno fatto andare un po' fuori, sia a me che a lei.
Anche se io non ne vado particolarmente matta, ma li sto scoprendo in questi ultimi tempi, diciamo che, insieme ai Queen, questi tre pirletti ce ne hanno fatte passare di tutti i colori.
Dagli scontri (ipotetici, ovvio, alla fine di ognuno di questi crollavamo a terra dalle risate) per stabilire chi fosse meglio tra Matthew Bellamy e Roger Taylor fino alla notizia che mi ha fatto diventare la persona più stronza sulla faccia della Terra, anche se la mia suddetta sorella mi ha poi perdonato, grazie al cielo.
Beh, che dire, ci hanno accompagnato un po' a tutte e due, e non posso fare a meno di ringraziarli - li stimo quanto i Queen, questi ragazzi.




Midori

domenica 11 dicembre 2011

Day 5: A song that is often stuck in your head









Buonsalve a tutti (anche se nessuno mi considera, ma fa niente).
Scusate il ritardo orribile, ma ero al mare a fare il ponte e lì la connessione ad Internet scarseggiava. Cercherò di recuperare il prima possibile.
Allora. Giorno 5: una canzone che hai spesso in testa.
Indiscutibilmente It's Late, dai più che pontificati Queen. Una vera e propria opera, se vogliamo escludere Bohemian Rhapsody. Ma, come si dice, "sai di essere un vero fan dei Queen quando la tua canzone preferita non è un Greatest Hit".
Questa non è la mia canzone preferita, ma l'album lo è, e io adoro questo pezzo. Sei minuti e ventisette di pura opera. Per di più, un testo che fa impazzire, un amore finito e ricominciato - so let the fire take our bodies this night, dice alla fine. Freddie ha una voce stupenda, ma tutto è stupendo, tutti gli strumenti si accordano perfettamente.
Personalmente, la considero bellissima, un capolavoro - non per niente ho scassato le orecchie ad una mia compagna di classe cantandola ogni giorno all'uscita da scuola!

... o almeno credo...





Midori

martedì 6 dicembre 2011

Day 4: A song that calms you down





(Da oggi ho deciso che, siccome Blogspot è abbastanza una testa di broccolo, scriverò i post con la calligrafia che mi capita, stesso discorso per il colore. Perché dopo un po' ci si rompe le scatole.)
Giorno 4: una canzone che ti calma.
E chi, se non il mio George, poteva scrivere una canzone in grado di ammansire anche la più feroce delle bestie? Non sono io la più feroce delle bestie, sia chiaro ahah!
Within You, Without You è assolutamente una delle mie canzoni preferite.
Pensate che, quando avevo appena scoperto George e la sua passione per l'India, al quale stile si era ispirato per scrivere le musiche di questa canzone, mi sdraiavo sul letto, spegnevo la luce, mettevo questa traccia, chiudevo gli occhi e viaggiavo, andavo in India, tra i mercati e i bazar, tra i sitar di Ravi Shankar e George che lo accompagnava, tra i venditori che urlavano e le donne dai foulard multicolori e orecchini splendenti. Mi sentivo libera e mi sembrava che il mio cervello si sconnettesse e la mia anima si separasse dal resto del corpo.
Poi, poco dopo, l'incanto finiva, puff!, o perché mia madre mi chiamava per la cena o perché la canzone era finita, ahah.
Beh, spero di essere considerata, visto che questa canzone è importantissima per me.


Midori

lunedì 5 dicembre 2011

Day 3: A song that reminds you of one/both of your parents






Alè, altro giorno, altra canzone!
Stavolta la consegna era: "Una canzone che ti ricorda uno o entrambi i tuoi genitori".
Beh, io ho scelto questa perché da un po' di giorni, sapete, mio padre ha la fissa con Eric Clapton e con questo album in particolare, Unplugged. E ogni volta che lo mette, mi urla:
- Hey! Ascolta bene, che questo è l'album mio e della mamma! -
Che è l'album suo e della mamma significherebbe che hanno fatto il viaggio di nozze ascoltandosi questo, LOL.
E io, non so perché, ma quando ero piccola non riuscivo a togliermi dalla testa il riff di questa canzone, Hey Hey. L'ho cercata e ricercata e, finalmente, un paio d'anni fa sono riuscita a capire che era del grande Slow Hand, durante quel concerto senza elettricità che è entrato a far parte della storia della mia famiglia.
Penso che non ringrazierò mai Eric abbastanza, per essere il little brother del mio adorato George e per aver fatto incantare i miei genitori. Io non ne vado particolarmente pazza, ma mi piace il suo stile e credo che sia uno dei più grandi chitarristi della storia.




Midori

domenica 4 dicembre 2011

Day 2: A song that reminds you of your most recent boyfriend/girlfriend








Bonsoir à tous!
Ok, lo so, lo avrei dovuto mettere ieri, ma sono stata impegnata tutto il giorno e alla sera avevo un concerto (PFM! Yuhu!) dal quale sono tornata abbastanza tardi e molto molto stanca. Praticamente stavo dormendo in macchina!
Comunque. Giorno 2: una canzone che ti ricorda il tuo più recente partner.
Io, personalmente, non ho mai avuto un fidanzato, né ce l'ho tuttora. Ma alle elementari avevo un amico che era diventato, piano piano, molto più di un amico. Io gli volevo, voglio, un bene dell'anima, ma a quei tempi ci eravamo presi una cotta a vicenda, pur essendo degli innocenti pargoli di nove-dieci anni ciascuno.
Con l'iniziare della scuola media i nostri rapporti si sono infreddoliti abbastanza, ma poi ci siamo riconciliati e adesso lui è il mio migliore amico. Ripeto, gli voglio un grandissimo bene, ma ho scelto questa canzone perché durante le vacanze estive tra elementari e medie, quando è uscito l'album Safari (personalmente, credo che sia il migliore di Jovanotti, fino ad adesso), sognai questo ragazzino che mi cantava e dedicava questa canzone, davanti a tutti i nostri compagni di classe, senza vergognarsi di niente e di nessuno.
E' una canzone dolcissima, romantica - forse una delle più belle canzoni d'amore che abbia mai ascoltato. Io la adoro e mi sembrava carino sceglierla, per i motivi che ho raccontato. Spero piaccia e scusate ancora il ritardo!



Midori

venerdì 2 dicembre 2011

Day 1: A song from your childhood






Ta-ta-ta-taaaan! L'ho detto che l'avrei fatto, ahah!
Allora... giorno 1: una canzone dalla tua infanzia.
Beh, diciamo che questa canzone ha completamente accompagnato la mia infanzia. Più che altro, sono stati coloro che l'hanno interpretata, i Lunapop.
Essi sono stati una rivelazione per me, sono stati i primi artisti in assoluto che io abbia mai ascoltato, insieme ad Angelo Branduardi, quando solo avevo 2 o 3 anni. Tutto questo sempre grazie ai miei genitori e, oserei dire, alla mia testardaggine cronica. Infatti, quando avevo tre anni, io e la mia famiglia ci accingemmo a fare una vacanza all'Isola d'Elba. Ci fermammo ad un autogrill per pranzare, ma io non volevo mangiare - ero anche piuttosto capricciosa a quell'età. Allora mio padre mi propose uno "scambio": se io avessi mangiato, lui mi avrebbe comprato il nuovo (a dir la verità primo e, in futuro, ultimo) CD dei Lunapop. Io, naturalmente, accettai, visto che quel gruppo mi stava piacendo da un po' di tempo, grazie alle canzoni sentite alla radio. In particolare adoravo Qualcosa Di Grande, e continuavo a torturare l'anima a mia madre per cantarla con me - ovviamente, assieme a Il Vecchio E La Farfalla del gran buon vecchio Branduardi. Poi, cresciuta, mi sono un po' distaccata da loro, che, purtroppo, si separarono, quasi subito dopo il primo album. Qualche tempo dopo, ho riscoperto il loro leader, Cesare Cremonini.
E scoprii anche che Cesare è un grandissimo fan dei santi Queen e dell'onnipotente Freddie Mercury, in particolare. Infatti, è stato proprio quel ragazzo dal ciuffo rosso che mi ha fatto conoscere uno dei gruppi più importanti della mia vita. E per questo io oggi lo amo, lo stimo e lo considero anche un po' come un fratello, in gusti musicali. Mi ha accompagnato per tutta la vita, fino ad adesso, e credo che lo farà anche in futuro.



Midori

25 Songs, 25 Days

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Mh, non male come idea.
D'altronde, lo potrei anche fare, la musica è la mia vita.
E la mia vita è stata costituita da canzoni, anche se non sembra vero.
Voglio iniziarlo da... dal prossimo post! LOL


Midori

martedì 29 novembre 2011

My Sweet George






Hey, George.
Sì, sto parlando proprio con te,
George.
Chissà se puoi sentirmi.

Come io sento te.
Io ti sento tutti i giorni,

in quel che faccio,
nelle cose che scrivo,
nelle canzoni che canto,
persino nell'aria che respiro.
Tu sei stato il primo uomo
di cui mi sono interessata veramente,
una delle prime persone che mi ha fatto battere il cuore,
una delle prime a farmi rivivere.

Ero rimasta affascinata da te
per via dei tuoi occhi,
così seri ed espressivi,
e il tuo sorriso,
sghembo,
dolce,
uno dei più belli.
Io non ho mai smesso di darti amore,
credimi.
L'amore è tutto ciò che ti serve, dicevi,
con John,
Paul
e Ringo.
Infatti è stato l'amore a tenerti tra noi,
fino a quel giorno di fine novembre di dieci anni fa.
Mi manchi, George.
Hare Krishna.
Ciao, mio dolce Lord.




Midori

giovedì 24 novembre 2011

Signor Ragazzo Cattivo







Già, quelli erano i giorni della nostra vita.
Sono già passati venti anni.
E io continuo ad amarti.


Tutti noi continuiamo, a dir la verità.


Venti anni fa io non c'ero ancora, neanche.


E tu te ne andavi, senza neanche fare caso a me.


Avrei tanto voluto vederti dal vivo e non solo in fotografia,
avrei voluto vederti sull'atricolo di un giornale,
fosse stato anche quel fottuto Sun,
a me non sarebbe importato.


Avrei voluto sapere che tu c'eri.


E adesso, tutti si limitano a


scrivere,


cantare,


parlare


di te.


Li puoi sentire, da lassù?


Vorrei anche io tornare ai giorni passati,


perché, veramente, quelli erano


i giorni della tua vita.

sabato 19 novembre 2011

A hard Saturday... but not the evening

Ok...
Stamattina quasi tutto a posto, siamo andati dal dentista (e ho saltato scuola, yuhu!)... a Milano. E già questo mi fa incazzare abbastanza, nonostante sia la seconda volta che andiamo in quella grande città così maledettamente lontana. Fantastica, per carità, l'ultima volta abbiamo visto 'l Domm, per dirla alla Van De Sfroos (neanche farlo apposta ahah), e abbiamo visitato la galleria Vittorio Emanuele, piena di negozi interessanti, tra i quali uno che vende tutta roba che c'entra in qualche maniera con gli anni '60 e una libreria dove mi son procurata le "scorte per l'inverno". Ma, sul serio, un po' più lontano non si poteva trasferire, 'sto caspio di dentista?!
Comunque, appena arrivati, rimango sulla sedia reclinabile per quasi tre quarti d'ora, se non di più. Innanzitutto, odio i dentisti, non sopporto di avere delle dita sconosciute in bocca che ti fanno chissà quali progetti. Non ho paura, con tutte le esperienze che ho avuto sono diventata talmente audace che il Leone Codardo che ha appena ottenuto il cora
ggio dal Mago di Oz mi farebbe baffi, barba e capelli. Non li sopporto, ecco tutto.
Dicevo, ci ha messo mezz'ora solo per sistemarmi l'apparecchio mobile, l'altro quarto d'ora lo ha dedicato a mettermi quei fottuti anelli per i molari. Dio, quanto li odio!
Sono una cosa assolutamente orribile, soprattutto quando devi aspettare che quel maledetto cementino che usa per incastrarteli si indurisca. Lo sfiori anche solo con la lingua e ti senti tutto un gusto strano e schifoso in bocca, come se avessi appena assaggiato un frullato di peperoncini con tanto, tanto limone e tanto, tanto sale. Orrido!
Dopodiché ti ritrovi tutto quel cemento addosso, non solo nei denti, intendo dappertutto. Sei tutta piena di schifosi granellini bianchi e duri, che solo il cielo sa come fanno ad andare via dai tuoi vestiti - manco fossero tarme.
Sono tornata a casa, con l'apparecchio addosso (storto, per di più, bella soddisfazione), che sembravo la postina della pubblicità della pasta adesiva dentale senza la sua adorata dentiera.
Mi sentivo uno schifo.



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Ma fortuna che esistono i film! ... E gli amici, obviously. Infatti stasera vado al cinema! No, non avvedé che? Quo vadis, ma a vedere un classico della Disney che adoro sin dalla notte dei tempi, Il Re Leone!
Il primo Re Leone, ma stavolta in 3D! Dio, è da tanto che non vedo questo film, non vedo l'ora che sia stasera! Soprattutto perché vado a vederlo insieme a due delle mie amiche più care, una delle quali è mia cugina. Siamo tutte e tre super-appassionate della Disney, e Il Re Leone è stato da sempre, oserei dire, il nostro preferito - io e mia cugina lo adoriamo perché lo guardavamo con nostro nonno, che andava pazzo per Simba, il cucciolo protagonista, la mia amica perché adora Scar, l'antagonista.
Insomma, dopo un hard day così, una conclusione di giornata non poteva essere migliore, no?


This could be para-para-paradise!


See you,

Midori

giovedì 17 novembre 2011

DVDS



DVDS... lettere magiche, se si tratta dell'uomo in questione.
Lettere che stanno per Davide Van De Sfroos, cantautore con cui sono fissata da un po' di tempo a questa parte, circa da quando ha partecipato a Sanremo con il nuovo singolo Yanez - una delle poche canzoni decenti del Festival e che avrebbe meritato di vincere. Naturalmente anche quella di Vecchioni è stata fantastica, ma cerchiamo di non andare fuori argomento, vah.
Ho scoperto questo musicista grazie a mio padre, il quale lo ascoltava notte e giorno, facendomi impazzire dalla sua ripetitività. Poi, con Yanez, mi sono ricreduta, alla grande.
Un album assolutamente vivace, con canzoni piene di ritmo e di energia, ma anche molto calme e melodiose - Maria ne è un esempio.
Spesso lo ascolto quando ho voglia di un po' di Italia, per così dire. Non amo particolarmente la musica italiana, preferisco di gran lunga quella straniera, e Van De Sfroos è una delle mie poche scelte per quanto riguarda la nostra amata nazione, insieme a Fabrizio De André e Cesare Cremonini.
Ho anche avuto il privilegio di ammirarlo in concerto, nel piccolo paese dove di solito vado in vacanza con i miei genitori, e sono riuscita anche ad ottenere il suo autografo prima che iniziasse lo spettacolo. Un momento memorabile, davvero, soprattutto per la mia voce balbettante e il mio cuore che andava a mille quando me lo sono trovata davanti.
Questa canzone non è di Yanez, ma quando l'ho sentita (sempre grazie al mio adorato papà), soprattutto per il suo testo, mi è rimasta impressa e non ho potuto fare a meno di ri-ascoltarmela per godermela meglio.
Parla del tempo che, inevitabilmente, passa, a volte senza che noi ce ne accorgiamo.
La vorrei dedicare al mio papà, che me lo ha fatto scoprire e apprezzare, love you, daddy!


See you,

Midori


sabato 12 novembre 2011

Smile, my love



Ecco il mio spirito guida.




Quando sorride lui, si illumina tutto...




Non trovate?




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Midori

venerdì 11 novembre 2011

First post...

Ehm, ok... sono appena arrivata sulla "frontiera del blog" e non so assolutamente cosa dire... ridicolo, vero?
Beh, direi di iniziare con un saluto... e forse, sempre se ne avrò voglia, una presentazione di me stessa. Cercherò di fare del mio meglio!

Salve a tutti!
Tutti in giro mi chiamano Midori, perciò gradirei che anche voi usiate questo nick con me. L'ho preso da un personaggio di un videogioco, che si vestiva con i miei colori preferiti (viola e verde molto accesi e brillanti) e che mi rispecchiava molto quasi in tutto.
Come tutte le adolescenti, ho delle passioni. Molte.
Innanzitutto, amo la musica. E' una delle mie poche ragioni di vita, insieme ai miei parenti, ai miei amici più cari, ai libri e la scrittura. In particolare sono affascinata dalle tendenze dello scorso millennio, soprattutto dagli anni '50 in avanti. Per intenderci meglio, il rock in tutte le sue facce, dal rockabilly al metal.
Le band che preferisco in assoluto sono The Beatles e Queen. Tutte e due hanno influito in maniera radicale sulla mia esistenza e perciò sono a loro molto grata. Spero di incontrare i loro "reduci" in qualche concerto, un giorno.
Un'altra cosa che amo è l'arte. Ma non nel senso che intendete voi, no.
Non mi riferisco a Giotto, Michelangelo e altri artisti medievali di cui adesso mi sfugge il nome.
Io intendo Andy Warhol, Jackson Pollock, Pablo Picasso, Vincent van Gogh.
Quella è una potenza di colori, soggetti indefiniti, pennellate scagliate come se si dovesse tagliare la tela... arte, insomma. Senza offesa per tutti gli altri, per carità! Adoro inoltre disegnare, infatti ho intenzione di pubblicare qualche mio disegno su questo blog.
Un'altra cosa di cui non posso fare a meno è scrivere. Ho scoperto questa passione da pochissimo e, per dirla in parole semplici, ho capito che se inizio a scrivere non mi fermo più.
Di solito scrivo storie romantiche, ma posso scrivere anche poesie e testi introspettivi, dipende da come mi sento.
Mi definisco una persona molto allegra, infatti chi mi conosce bene può affermare che io ho sempre il sorriso sulle labbra; credo di avere anche un pizzico di senso dell'umorismo.
Purtroppo ha anche un'altra faccia, questa medaglia di me. Sono permalosa e molto irascibile, mi arrabbio per un nonnulla e non sopporto la gente che mi ride alle spalle e che mi chiama per cognome.
Ho anche molti sogni - in verità credo di avere più sogni che passioni.
Sogno le cose più inimmaginabili e irrealizzabili del mondo.
Sogno di incontrare Roger Taylor, uomo magico e meraviglioso che è diventato il mio spirito guida più o meno dallo scorso anno.
Sogno di far parte di una rockband, infatti suono il basso elettrico ed è una delle cose che mi diverte di più.
Sogno di diventare una fotografa o una giornalista di una rivista musicale, in alternativa alla rockband.
Sogno... "che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere." (Martin Luther King Jr.). Sono una persona profondamente pacifista.
Sogno, sogno, sogno... sogno troppo e continuamente. Spesso assillo le persone fino a far perdere loro il senno, con i miei sogni.
Ovviamente so che non si realizzeranno mai. Ma mai dire mai, no?
Beh, mi sembra di aver detto tutto.
Spero di non annoiarvi postando le mie cavolate e spero vi piaccia il mio blog!

See you,



Midori