giovedì 17 novembre 2011

DVDS



DVDS... lettere magiche, se si tratta dell'uomo in questione.
Lettere che stanno per Davide Van De Sfroos, cantautore con cui sono fissata da un po' di tempo a questa parte, circa da quando ha partecipato a Sanremo con il nuovo singolo Yanez - una delle poche canzoni decenti del Festival e che avrebbe meritato di vincere. Naturalmente anche quella di Vecchioni è stata fantastica, ma cerchiamo di non andare fuori argomento, vah.
Ho scoperto questo musicista grazie a mio padre, il quale lo ascoltava notte e giorno, facendomi impazzire dalla sua ripetitività. Poi, con Yanez, mi sono ricreduta, alla grande.
Un album assolutamente vivace, con canzoni piene di ritmo e di energia, ma anche molto calme e melodiose - Maria ne è un esempio.
Spesso lo ascolto quando ho voglia di un po' di Italia, per così dire. Non amo particolarmente la musica italiana, preferisco di gran lunga quella straniera, e Van De Sfroos è una delle mie poche scelte per quanto riguarda la nostra amata nazione, insieme a Fabrizio De André e Cesare Cremonini.
Ho anche avuto il privilegio di ammirarlo in concerto, nel piccolo paese dove di solito vado in vacanza con i miei genitori, e sono riuscita anche ad ottenere il suo autografo prima che iniziasse lo spettacolo. Un momento memorabile, davvero, soprattutto per la mia voce balbettante e il mio cuore che andava a mille quando me lo sono trovata davanti.
Questa canzone non è di Yanez, ma quando l'ho sentita (sempre grazie al mio adorato papà), soprattutto per il suo testo, mi è rimasta impressa e non ho potuto fare a meno di ri-ascoltarmela per godermela meglio.
Parla del tempo che, inevitabilmente, passa, a volte senza che noi ce ne accorgiamo.
La vorrei dedicare al mio papà, che me lo ha fatto scoprire e apprezzare, love you, daddy!


See you,

Midori


2 commenti:

Unknown ha detto...

Tu sei una caugherl! :-)

bear63 ha detto...

And in the end, the love you take is equal to the love you make... ILY. Daddy