martedì 6 dicembre 2011

Day 4: A song that calms you down





(Da oggi ho deciso che, siccome Blogspot è abbastanza una testa di broccolo, scriverò i post con la calligrafia che mi capita, stesso discorso per il colore. Perché dopo un po' ci si rompe le scatole.)
Giorno 4: una canzone che ti calma.
E chi, se non il mio George, poteva scrivere una canzone in grado di ammansire anche la più feroce delle bestie? Non sono io la più feroce delle bestie, sia chiaro ahah!
Within You, Without You è assolutamente una delle mie canzoni preferite.
Pensate che, quando avevo appena scoperto George e la sua passione per l'India, al quale stile si era ispirato per scrivere le musiche di questa canzone, mi sdraiavo sul letto, spegnevo la luce, mettevo questa traccia, chiudevo gli occhi e viaggiavo, andavo in India, tra i mercati e i bazar, tra i sitar di Ravi Shankar e George che lo accompagnava, tra i venditori che urlavano e le donne dai foulard multicolori e orecchini splendenti. Mi sentivo libera e mi sembrava che il mio cervello si sconnettesse e la mia anima si separasse dal resto del corpo.
Poi, poco dopo, l'incanto finiva, puff!, o perché mia madre mi chiamava per la cena o perché la canzone era finita, ahah.
Beh, spero di essere considerata, visto che questa canzone è importantissima per me.


Midori

1 commento:

Unknown ha detto...

Bè, i sogni son belli perchè si possono rivivere quando si vuole (anche dopocena) :-)