DVDS... lettere magiche, se si tratta dell'uomo in questione.
Lettere che stanno per Davide Van De Sfroos, cantautore con cui sono fissata da un po' di tempo a questa parte, circa da quando ha partecipato a Sanremo con il nuovo singolo Yanez - una delle poche canzoni decenti del Festival e che avrebbe meritato di vincere. Naturalmente anche quella di Vecchioni è stata fantastica, ma cerchiamo di non andare fuori argomento, vah. Ho scoperto questo musicista grazie a mio padre, il quale lo ascoltava notte e giorno, facendomi impazzire dalla sua ripetitività. Poi, con Yanez, mi sono ricreduta, alla grande.
Un album assolutamente vivace, con canzoni piene di ritmo e di energia, ma anche molto calme e melodiose - Maria ne è un esempio.
Spesso lo ascolto quando ho voglia di un po' di Italia, per così dire. Non amo particolarmente la musica italiana, preferisco di gran lunga quella straniera, e Van De Sfroos è una delle mie poche scelte per quanto riguarda la nostra amata nazione, insieme a Fabrizio De André e Cesare Cremonini.
Ho anche avuto il privilegio di ammirarlo in concerto, nel piccolo paese dove di solito vado in vacanza con i miei genitori, e sono riuscita anche ad ottenere il suo autografo prima che iniziasse lo spettacolo. Un momento memorabile, davvero, soprattutto per la mia voce balbettante e il mio cuore che andava a mille quando me lo sono trovata davanti.
Questa canzone non è di Yanez, ma quando l'ho sentita (sempre grazie al mio adorato papà), soprattutto per il suo testo, mi è rimasta impressa e non ho potuto fare a meno di ri-ascoltarmela per godermela meglio.
Parla del tempo che, inevitabilmente, passa, a volte senza che noi ce ne accorgiamo.
La vorrei dedicare al mio papà, che me lo ha fatto scoprire e apprezzare, love you, daddy!
Lettere che stanno per Davide Van De Sfroos, cantautore con cui sono fissata da un po' di tempo a questa parte, circa da quando ha partecipato a Sanremo con il nuovo singolo Yanez - una delle poche canzoni decenti del Festival e che avrebbe meritato di vincere. Naturalmente anche quella di Vecchioni è stata fantastica, ma cerchiamo di non andare fuori argomento, vah. Ho scoperto questo musicista grazie a mio padre, il quale lo ascoltava notte e giorno, facendomi impazzire dalla sua ripetitività. Poi, con Yanez, mi sono ricreduta, alla grande.
Un album assolutamente vivace, con canzoni piene di ritmo e di energia, ma anche molto calme e melodiose - Maria ne è un esempio.
Spesso lo ascolto quando ho voglia di un po' di Italia, per così dire. Non amo particolarmente la musica italiana, preferisco di gran lunga quella straniera, e Van De Sfroos è una delle mie poche scelte per quanto riguarda la nostra amata nazione, insieme a Fabrizio De André e Cesare Cremonini.
Ho anche avuto il privilegio di ammirarlo in concerto, nel piccolo paese dove di solito vado in vacanza con i miei genitori, e sono riuscita anche ad ottenere il suo autografo prima che iniziasse lo spettacolo. Un momento memorabile, davvero, soprattutto per la mia voce balbettante e il mio cuore che andava a mille quando me lo sono trovata davanti.
Questa canzone non è di Yanez, ma quando l'ho sentita (sempre grazie al mio adorato papà), soprattutto per il suo testo, mi è rimasta impressa e non ho potuto fare a meno di ri-ascoltarmela per godermela meglio.
Parla del tempo che, inevitabilmente, passa, a volte senza che noi ce ne accorgiamo.
La vorrei dedicare al mio papà, che me lo ha fatto scoprire e apprezzare, love you, daddy!
See you,
Midori
2 commenti:
Tu sei una caugherl! :-)
And in the end, the love you take is equal to the love you make... ILY. Daddy
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